Dopo pochi anni che avevamo iniziato la coltivazione delle succulente, visitando alcuni garden in Olanda, i nostri occhi vennero attirati da alcune piante dalla forma strana che non avevamo mai visto sui mercati.

Logicamente incuriositi ne comprammo alcuni esemplari, pochi e piccoli dato che dovevamo portarceli in aereo , ma fu l’inizio di una passione che si univa a quella delle succulente.

Da allora cominciò la ricerca di queste strane piante, anche nell’annuale esposizione nei Giardini di Montecarlo si cominciarono a vedere dei bellissimi esemplari di Caudiciformi.

Col passare del tempo aumentò la conoscenza di questi vegetali, comunque la reperibilità era ancora abbastanza difficile.

La stessa parola “Caudiciformi” non è molto usata a parte riviste specializzate del settore.

Pare che la parola Caudiciforme sia in uso più o meno dal 1950, quando un grande botanico inglese, tra l’altro specialista di piante succulente, definì questa sindrome caudiciformis ad un gruppo di piante di famiglie diverse ma simili in alcuni caratteri morfologici.

La caratteristica delle Caudiciformi è la presenza di questo rigonfiamento alla base della pianta che può assumere le più svariate forme, in alcuni casi vere sculture vegetali, in altri come le testudinarie il caudex si presenta a forma piuttosto tondeggiante con dei disegni appunto come il Oggi sono molte le Caudiciformis in commercio, ed esistono in Madagascar e in Sud Africa alcuni vivai di produzione.

Alcune specie sono prodotti anche nei nostri vivai in Europa, quindi si possono trovare:

Fokea, Testudinarie, Pachypodium, Cyssus, Kedrostis etc.

Vicinissime alle Caudiciformi vi sono le piante “Pachycaule”.

Alcuni testi descrivono così la differenza tra le due famiglie: “Mentre le Caudiciformi hanno questo rigonfiamento alla base che spesso in natura rimane seppellito tutto o in parte sotto terra, la pianta Pachycaule è più somigliante ad un albero tozzo, ed il passaggio tra tronco principale e le ramificazioni è progressivo, ma lo scopo di questo ingrassamento è come quello delle caudiciformi,

L’origine di queste piante è per la maggior parte il Madagascar e l’Africa del Sud, quindi è necessario che trascorrano i mesi freddi con una certa protezione, per alcune di loro sono necessari

La coltivazione non richiede grandi difficoltà, come per i cactus è necessario prestare molta attenzione alle annaffiature, tenendo presente che per molte specie durante il riposo vegetale non bisogna assolutamente annaffiarle sino a che non si vede chiaramente la ripresa vegetativa della pianta.

Non ci sono particolari difficoltà nella ricerca della terra di coltivazione, ma è assolutamente importante un buon drenaggio al fine di evitare ristagni e marcescenze.

Qualche leggera concimazione con prodotti solubili è ben accetta dalla pianta, tenere controllata la presenza di insetti quali afidi o cocciniglia.

Per chi ha pazienza e voglia di vederle crescere è possibile reperire i semi e cimentarsi nella concimazione delle Caudiciformi e Pachycaule.