Il genere “ Aloe “ ad oggi contiene in tutto il continente circa 500 specie.

Facilissima da vedersi lungo le strade, parlo logicamente della nostra riviera, ed in molti giardini. Pur essendo una succulenta apprezzata dai collezionisti è abbastanza difficile trovarne una grossa collezione.

Alcuni anni fa ne esisteva ad Ospedaletti una bellissima collezione in un giardino di un albergo, purtroppo il proprietario , mio carissimo amico, morì lasciando le sue amate piante senza cure necessarie e pian piano la collezione si diradò e quando me ne occupai io purtroppo tanti esemplari erano morti.

Possiamo comunque dire con certezza che il Madagascar è il paese dove esiste il più grande numero di specie di aloe di piccola taglia, che si adattano molto bene ai collezionisti. Parleremo più avanti di queste piante, ricordiamo che esistono specie di taglia molto grande che si prestano molto bene alla coltivazione in pien’aria, basta che la temperatura esterna non scenda troppo sovente sotto zero gradi.

Nel Giardino Botanico del Principato di Monaco, esistono molte Aloe che vivono tranquillamente all’aperto. Vero è che trovare un sito come quello dove è ubicato questo giardino non è facile, ma lungo le coste, dove il mare contribuisce a mantenere la temperature più alta è possibile cimentarsi nella coltivazione delle Aloe.

Alcune specie a causa della deforestazione, della raccolta non controllata, del fuoco, dalla siccità, sono seriamente minacciate di estinguersi in natura.

Spesso vivono in aree molto ristretta di poche centinaia di metri quadrati e quindi basta poco per estinguersi. Aloe Silicola, Aloe Oligophylla, Aloe Edouardi e molte altre, non esistono più in natura ma per fortuna le specie sono state salvate da studiosi e collezionisti.

Il solo sito conosciuto dell’Aloe Bakeri, che si trova nei pressi di Fort-Dauphin, è stato distrutto assieme ad una intera collina per ricavarne i blocchi di pietra per la costruzione di un porto.
Anche la raccolta fatta dagli abitanti dell’isola, per farne delle tisane, e regolarmente venduta sui mercati sta minacciando una bellissima Aloe Arborea, Aloe Peyrierasii. Questa pianta viene regolarmente spogliata delle sue foglie e piano piano deperisce fino a morire.

Le specie coltivate per la vendita non sono molte, anche perchè devono essere di facile coltivazione ed adatte a vivere nell’ambiente domestico. Una molto coltivata è

l’Aloe Variegata, molto bella con foglie lunghe 10-15 cm con macchie bianche a strisce, originaria del Sud africa. Facile da trovarsi nei Garden e nei negozi di fioristi. Moltiplicazione da seme.
Aloe Erinacea, origine Namibia, spine nere, nelle piante giovani le spine sono bianche.

Aloe Vera o Barbadensis, pianta che ha fatto parlare molto di se. Fino dall’antichità è stata coltivata per le sue proprietà in medicina. Si è naturalizzata in molte zone temperate.

Aloe Rauhii, pianta in appendice 1 del Cites che in ogni caso si moltiplica con estrema facilità da garantirne senz’altro la sopravvivenza.

Aloe Parvula, pianta molto piccola, origine Madagascar, anche questa estremamente protetta, ma di facile coltivazione.

Aloe Vaombe è assieme allo zebù l’emblema del sud del Madagascar. Il suo nome in lingua malgascia significa “ grande aloe “. Pianta dall’aspetto maestoso con una grande fioritura ramificata a fiore rosso, esiste comunque una rara varietà a fiore giallo. Sopporta bene temperature vicino allo zero, purché per brevi periodi.

Aloe Dichotoma anche questa può crescere anche 10 metri di altezza, ramificandosi in continuazione, originaria del Sud Africa, quindi teroicamente molto sensibile alle basse temperature, ma personalmente ho potuto constatare che un soggetto di Aloe Dichotoma di circa 2 metri di altezza, che si trova in una aiuola davanti alla mia casa, sopportò benissimo la neve ed il gelo di un brutto inverno.

Il consiglio che posso dare a chi vuole coltivare all’aperto le Aloe, è quello di drenare molto il terreno, meglio ancora se le piante possono essere piantate in zone scoscese dove appunto non ci può essere ristagno d’acqua.

I colori delle Aloe si possono notare solo se coltivate senza esagerare con le annaffiature, altrimenti tenderanno sempre al verde e anche la fioritura sarà favorita dai giusti periodi di siccità.

MALATTIE

Come tutte le succulente possono essere colpite dai marciumi radicali specialmente se coltivate in vaso, a causa dei ristagni di umidità, anche le cocciniglie possono causare seri guai in particolar modo alle giovani piante. E’ bene fare un paio di volte all’anno trattamenti specifici. Coltivate in piena terra hanno una autodifesa superiore. Anche il ragno rosso può attaccare alcune specie di Aloe e ce ne accorgiamo quando i danni sono abbastanza seri.

CONCIMAZIONI

Secondo il mio parere è bene non esagerare nelle concimazioni. Usare fertilizzanti con titoli molto bassi di azoto, questo elemento intenerisce troppo la pianta rendendola più vulnerabile agli attacchi di malattie fungine e insetti succhiatori.

Concludendo possiamo affermare che queste piante possono essere coltivate abbastanza facilmente scegliendo le specie in funzione del clima che abbiamo, ma soprattutto delle attrezzature di cui possiamo disporre, logicamente nelle regioni più fredde è indispensabile una piccola serra con un sistema di riscaldamento in modo

di garantire alle piante qualche grado di sicurezza. Ai più fortunati con giardini in zone più temperate, sarà sufficiente una protezione nei mesi più freddi. Ottimo in questo caso il tessuto non-tessuto che protegge senza trattenere umidità.

Bibliografia: Les Aloes de Madagascar – Jean- Bernard Castillon & Jean-Philippe Castillon